Pubblicare un libro inedito, in Italia: moltiplichiamo le tue possibilità di:

– pubblicare libri

– successo nell’editoria

Con un’ottimizzazione di Bozze Rapide, con costi minimi e vari servizi gratis, inneschi un circolo virtuoso che evita il rischio di essere cestinati per motivi redazionali e ti dà più possibilità di:

1) Farti valutare positivamente da un’agenzia letteraria o dalla commissione di un concorso letterario

2) Autopubblicare con Amazon, con un altro servizio o sul tuo blog un libro di alta qualità che non ha nulla da invidiare ai libri pubblicati dalle migliori case editrici

3) Pubblicare libri con una buona casa editrice tradizionale italiana: il 100% degli editori seri preferisce i testi che hanno subito un editing

Quando avrai pubblicato il tuo libro avrai più possibilità:
4) di farti apprezzare dai recensori e dagli altri lettori
5) di distribuzione (grazie anche ai punti 1, 2, 3)
6) di successo e di vendita (grazie a tutti i punti precedenti)
Su quali altre basi affermiamo questo?
Se aumenta la qualità editoriale di un buon manoscritto e di un buon libro dovranno aumentare le possibilità di successo dello stesso; è un’affermazione discutibile? Può darsi. Certo, ci sono eccezioni, romanzi indecorosi che sono arrivati alla pubblicazione e hanno avuto perfino successo! Ma sono le eccezioni che confermano la regola per cui un manoscritto di qualità professionale, rispetto a uno amatoriale, è molto più gradito a chi i libri li fa, li distribuisce, li vende, li recensisce, li legge, li discute e li consiglia.
Anzitutto: stai proteggendo i tuoi diritti d’autore?
Ecco come fare: leggi le FAQ
Molti autori, dopo aver completato la stesura della propria opera, si chiedono: “È facile pubblicare un libro in Italia?“; ma soprattutto: “Come posso pubblicare il mio libro?“. “Ora che ho un testo da pubblicare, quali regole occorre seguire? Cosa occorre sapere e pianificare per realizzare una pubblicazione efficace?” Forse sarebbe bene non farsi troppo tardi queste domande essenziali. Facendosi la domanda giusta si potrà intraprendere il cammino giusto e non sarà poi così difficile pubblicare un libro. Pubblicare un libro con una grande casa editrice
Preliminari. Prima di tentare di pubblicare libri è importante meditare sul proprio libro per prendere alcune decisioni importanti:

a) Genere letterario

Per pubblicare in Italia non di rado è importante riuscire a far rientrare la propria opera inedita a pieno titolo in un genere considerato commerciale, per il resto non importa se il testo contiene anche alcune ibridazioni con altri generi. La maggior parte degli editori tende purtroppo a non vedere di buon occhio, purtroppo, i testi “inclassificabili”, le “x”, i testi-ufo per così dire. I principali tipi di testo e generi commerciali sono: romanzo storico, chick lit, giallo (che ha numerosi sottogeneri, come: poliziesco, noir, pulp, thriller, mystery, giallo-rosa), fantasy (uno dei sottogeneri più in voga è il paranormal romance), libri illustrati per bambini e ragazzi, young adult, horror (vampire romance o vampiresco), romanzo rosa, generazionale, psicologico, di avventura, memoir, saggio divulgativo, raccolta di racconti / fiabe / favole, o un libro di aforismi a tema, libro fotografico, diario di viaggio, letteratura di sport.

b) Nome dell’autore. Come diventare autori pubblicati? Con il proprio nome, sotto pseudonimo, oppure come autore anonimo?

Se il proprio nome è la scelta che va per la maggiore e la pubblicazione da anonimi comporta dei limiti e il più delle volte non appare consigliabile, a volte uno pseudonimo ben ponderato, di matrice almeno in parte anglosassone, può contribuire a dare più visibilità a un libro e, a detta di molti operatori del settore, a vendere di più.

c) Per pubblicare un libro bisogna essere maggiorenni?

No. Tutti i minorenni, a tutte le età, possono pubblicare un libro. E possono farlo anche i bambini, perfino a tre anni, in teoria. Sono numerosi gli autori, perfino di successo, che hanno pubblicato a 14 anni o a 16 (è il caso per esempio dei bestseller mondiali di Christopher Paolini, con la serie Eragon).

Come pubblicare un libro? sono tre le vie principali, ma sono difficoltose e rischiose

a) Cercare un editore tradizionale

Questo di solito ti costa una quantità immensa di energie e di tempo: fare da solo, se non hai accumulato un minimo di esperienza nell’editoria, rischia di essere controproducente: per pubblicare un libro (gratis) con un editore tradizionale di solito è fondamentale presentare a un editore un testo già in buone condizioni e di buona qualità sia per quanto riguarda la lingua italiana sia per quanto riguarda l’efficacia delle tecniche narrative adottate o delle argomentazioni; ed è quindi necessario leggere e rivedere il proprio manoscritto diverse volte. Possiamo assicurarvi che vedrete spuntare fuori sempre nuovi errori. Oppure, se si deciderà di affidarsi a correttori esterni, c’è il rischio di far leggere il saggio o il romanzo a persone che, pur avendo magari una laurea in lettere, ignorano molti dei criteri e degli standard adottati oggi delle case editrici; c’è il rischio di dover consultare il dizionario o esperti di italiano tante, troppe volte per risolvere i propri dubbi; il rischio di dover mettersi a riscrivere, perdendo altro tempo prezioso; il rischio di proporsi alle case editrici inviando manoscritti a decine e decine di indirizzi a caso, dunque anche a soggetti non interessati al testo specifico e spendendo un patrimonio in francobolli; il rischio di scrivere alle case editrici presentando il manoscritto in maniera impropria, cioè senza lettere di presentazione; infatti è importante non semplicemente inviare, ma sapere come inviare il proprio dattiloscritto; c’è poi il rischio di scrivere un progetto editoriale da presentare a una casa editrice senza sapere da dove iniziare; c’è il rischio di dover cominciare una lunga e complicata ricerca sugli editori del settore, distinguendo fra quelli “free” (cioè senza spese richieste agli autori) di qualità e quelli che tendono a richiedere contributi agli scrittori mettendo in secondo piano la qualità dei testi e del catalogo, con costi e investimenti elevati per acquisto copie, ma spesso senza che siano offerti in cambio servizi di elevato livello. Per esempio, potrebbero pubblicare un libro senza il codice ISBN, condizione necessaria per dare al libro una distribuzione nazionale e un’accessibilità internazionale. Ci sono poi le case editrici che non rispondono dopo l’invio del manoscritto e quelle che richiedono lunghi tempi di attesa per farlo. Gli editori che ti pubblicano, ammesso di trovarli, talvolta potrebbero richiedere un certo impegno dell’autore a livello promozionale. Occorre considerare che un autore esordiente ha difficoltà a capire e valutare la qualità di un editore e i suoi pregi e difetti. Sono aspetti che si riesce a valutare solo con una certa esperienza. La capacità di una casa editrice di entrare nel mercato, sugli scaffali di una libreria, dipende da tanti fattori: dalle tirature, dal prestigio del marchio, da quanto e come investe nella distribuzione, nella promozione libraria, nella pubblicità, nella qualità dei suoi testi (editing e lavoro grafico-redazionale), nel lavoro di ufficio stampa, finalizzato per esempio a ottenere recensioni su testate giornalistiche importanti (le recensioni sul “Corriere della Sera” e “Repubblica” hanno un peso maggiore rispetto a quelle su testate locali e talvolta contribuiscono in maniera decisiva al lancio di un libro), e da tanto altro… Insomma, i rischi nel fare da soli sono tanti, e il rischio maggiore è di aver speso troppe energie, tempo e denaro per ritrovarsi con un nulla di fatto o con un’edizione di basso profilo. Pubblicare un libro con una grande casa editrice, con Mondadori

b) Affidarti a un’agenzia letteraria

Cercare l’aiuto di un’agenzia per pubblicare libri è una buona scelta. Un aiuto può venire per esempio da quei mediatori fra editore e autore che sono le agenzie letterarie. Un’agenzia letteraria in alcuni casi può anche consentire di pubblicare un libro all’estero (in America, per esempio, cioè in uno dei più grandi mercati editoriali del mondo, che ha il suo fulcro a New York; ma ci sono anche altre sedi interessanti per esportare, come l’Inghilterra, la Germania, la Francia, la Russia, la Cina) e persino di aumentare le probabilità di vendere i diritti d’autore a case di produzione cinematografica, per esempio per realizzare un film basato sul proprio romanzo oppure un film documentario o un video documentario basato su un saggio-inchiesta. Un agente inoltre, occupandosi di diritti d’autore, agisce a protezione del copyright di un testo e, in generale per la protezione e lo sfruttamento dei diritti d’autore legati a un determinato testo. Tuttavia bisogna prestare attenzione. Tali agenzie sono tante, di tanti tipi, con funzioni differenti e non tutte affidabili. Spesso sono costose e con lunghi tempi di lettura e valutazione. Inoltre il metodo della scheda di valutazione è discutibile, perché spesso la scheda di valutazione non è pensata e concepita per un’autentica crescita dell’autore. Ovviamente le agenzie, come gli editori, vorrebbero avere a che fare con testi che rispettano certi requisiti editoriali e professionali minimi, altrimenti dovrebbero passare la maggior parte del loro tempo nel lavoro di editing ai testi che ricevono. In Italia la maggior parte delle agenzie hanno come requisito indispensabile per superare la selezione il pagamento di una sorta di “tassa” di valutazione. Operano tramite una valutazione a pagamento. Valutazione dopo valutazione, il rischio maggiore è di aver speso troppo denaro e tempo senza nessun risultato concreto in mano.

c) Mettersi in proprio senza casa editrice: pubblicare da soli con l’ebook, con il print on demand, stampando in tipografia o copisteria o mettendo il testo online

In questi ultimi anni sta emergendo una terza via per gli scrittori che vogliono pubblicare il loro libro dei sogni ma o si vedono la strada sbarrata dagli editori tradizionali oppure amano gestire il progetto editoriale in quasi totale indipendenza: quella del self-publishing. Come pubblicare in proprio? Rinunciando all’ambizione di raggiungere le case editrici tradizionali, i self-publisher decidono di pubblicare un libro per conto proprio, direttamente online oppure in cartaceo. Potranno suggerire qualcosa i nomi ebook, libro elettronico, iPad, Amazon Kindle, iTunes – Apple Store, modalità che consentono di leggere un libro su un ebook e-reader, su un tablet o direttamente sullo schermo di un computer, grazie agli appositi formati dei file, come epub, PDF, mobi ecc. Nel pubblicare da sé non è da escludere neppure il formato audiolibro, realizzabile grazie ad apposite registrazioni in fase di lettura. Grazie a questi formati e a queste modalità i potenziali lettori potranno acquistare il vostro libro presso il vostro sito o presso le principali librerie online e inserire il vostro libro in numerose biblioteche online ed elenchi di libri da loro gestiti, potranno scaricare il vostro libro, con un download gratuito oppure a pagamento, con un prezzo deciso autonomamente da voi.
Sarà anche possibile scalare le classifiche interne delle varie librerie, in una competizione “alla pari” con i migliori libri delle grandi case editrici. Se un self-publisher riesce a far entrare il suo libro in una delle numerose classifiche presenti nelle librerie online ha la possibilità di guadagnarsi un pubblico più ampio e di vedersi riconosciuto un certo successo di pubblico su scala nazionale. A quel punto l’elenco dei libri più venduti in classifica sarà consultato dagli utenti delle librerie online e arriveranno automaticamente nuovi potenziali lettori disponibili ad acquistare quel libro. Esiste infatti un certo numero di lettori che, nella loro ricerca di nuovi libri da leggere, si affida alla consultazione delle classifiche. Oppure è possibile pubblicare un libro in proprio con servizi di print on demand o autopubblicazione come Lulu, IlMioLibro, Amazon, Photocity e tanti altri. Alcuni di questi servizi, come Lulu, permettono di pubblicare un romanzo o un saggio anche direttamente sui mercati esteri e di distribuire, per esempio, tramite le principali librerie online americane. Alcuni di questi servizi permettono di attribuire al proprio libro il codice ISBN, che permette di facilitare la distribuzione sia nazionale sia internazionale. Da considerare, inoltre, che è possibile pubblicare il proprio libro autonomamente sul proprio sito Internet o sul proprio blog, senza editore, per così dire. Un’altra possibilità ancora, più “tradizionale” rispetto a quelle finora citate, ma non meno interessante, è quella di farsi semplicemente stampare il proprio libro presso un tipografo o una copisteria. Specialmente nel caso del tipografo si può scegliere la stampa offset, che implica tirature anche di molto superiori rispetto alle basse tirature del print on demand e di conseguenza anche i prezzi per copia possono essere inferiori. Questo permette all’autore-editore di aumentare i suoi margini di guadagno… a patto che quelle copie riesca a venderle… Qui spesso sta il problema: come vendere un libro autoprodotto? Qui sta la differenza fondamentale fra stampa e pubblicazione. Un vero editore sa pensare al libro intendendolo anche come oggetto da vendere, da diffondere e non semplicemente da stampare. Un libro stampato non è ancora un libro pubblicato, per essere anche pubblicato deve avere una diffusione e una ampia accessibilità da parte del pubblico. Per vendere un libro stampato in proprio o prodotto in maniera analoga sarà necessario che l’autore si metta in gioco in prima persona, se possibile tramite una vendita diretta del libro e tramite il suo inserimento in canali che vanno dalle librerie tradizionali della sua zona alle librerie online, come IBS, Amazon, InMondadori, Libreria Universitaria, Unilibro, Giardino dei Libri e altre. Non dovrà escludere neppure la possibilità di partecipare a fiere come per esempio il Salone del Libro di Torino. La scelta di pubblicare un libro su Internet o in print on demand può essere adatta per rendere accessibili in tempi ragionevoli quei libri che difficilmente troverebbero ospitalità nell’industria editoriale: libri di poesie, libri molto lunghi, libri già rifiutati da troppe case editrici e libri prevedibilmente soggetti a censure o considerati poco commerciali in un mercato editoriale dove le mode editoriali hanno grossa voce in capitolo. La scelta di autopubblicare non è necessariamente una scelta di second’ordine, perché  offre molte libertà, opportunità e possibilità d’intervento autonomo che non ci sono nell’editoria tradizionale. Ma alla libertà del self-publishing deve accompagnarsi un forte senso di responsabilità, altrimenti i risultati possono essere scadenti. L’onere di creare un libro di buona qualità, in tutte le sue fasi, spetta infatti soltanto allo scrittore. Per esempio, l’autore che vuole pubblicare da solo deve inventarsi modi per dare visibilità al suo libro: attribuzione del codice ISBN per facilitare la tracciabilità nei principali canali di distribuzione e di vendita, nei canali promozionali tradizionali e online (Google, siti internet e altri canali di diffusione in rete, mailing list, newsletter, forum, Facebook ecc.). Su canali come questi si potranno pubblicare recensioni, schede libro, riassunti della trama, sintesi dei contenuti, estratti, o frasi, aforismi e citazioni notevoli tratti dai romanzi. In questa opera di promozione può provare a fare tutto da sé oppure appoggiarsi a un’agenzia con esperienza nella promozione di libri, o nella promozione degli ebook che possa dare ampia visibilità sulle pagine Facebook, su siti specializzati in pagine culturali e nella realizzazione di video (video editing) e di booktrailer e, ovviamente, nella promozione di questi prodotti audiovisivi. Per tornare al nocciolo della questione, la maggior parte dei testi autopubblicati è di qualità amatoriale per chi di libri se ne intende e di qualità amatoriale sono spesso il contesto e le operazioni di contorno volte a promuovere il libro autopubblicato. Ecco la principale insidia di questa terza possibilità: il dilettantismo: pubblicare un romanzo o un saggio editorialmente mediocre che nessuno vorrà leggere. Dunque: come autopubblicare un testo di qualità professionale paragonabile a quella dei migliori editori? Negli Stati Uniti ci sono autori di talento che si sono addirittura arricchiti con l’autopubblicazione. Ma hanno quasi sempre fatto rivedere il proprio testo da un editor professionista che corregge e ottimizza il loro testo. Molti si chiedono se sia necessaria la partita IVA per pubblicare in proprio. No, non è necessaria se si sta pubblicando il proprio libro. Naturalmente questo non significa che non bisogna pagare le tasse, ma le tasse vengono gestite nell’ambito del regime fiscale del diritto d’autore, in vari modi a seconda del singolo caso ma senza alcuna necessità di aprire la partita IVA. Attenzione! Importante! Prima di pubblicare il tuo libro e prima di fargli inserire un codice ISBN, chiediti: sono sicuro di voler autopubblicare così? Voglio davvero pubblicare o fare solo una stampa? Considera infatti che una volta pubblicato il tuo libro con il codice ISBN il tuo libro non sarà più considerato inedito e ti sarà molto più difficile riuscire a pubblicarlo con un editore tradizionale che non richieda contributi. Infatti gli editori tradizionali “free” di solito, per una serie di ragioni, valutano e pubblicano solo testi che non sono mai stati pubblicati prima. Se si desidera solo stampare il libro, che stampa sia, ma senza rendere pubblicamente acquistabile il libro, quindi senza codici EAN o ISBN.

Concorsi e premi letterari

C’è poi un’ulteriore via, cui accenniamo soltanto, perché nel complesso offre minori, sebbene talvolta prestigiosissime, opportunità di successo: i concorsi e i premi letterari. Alcuni di questi permettono di arrivare alla pubblicazione con editori di primo piano, altri con piccoli editori e, il più delle volte, nel caso dei racconti, ci sono numerose possibilità di pubblicare in raccolte cartacee. Pubblicare con Mondadori, con una grande casa editrice
In Italia, con Bozze Rapide puoi percorrere meglio queste insidiose vie e puoi arrivare al traguardo di una valida pubblicazione. Ti garantiamo un manoscritto di alta qualità editoriale grazie a un servizio di correzione: 1) PROFESSIONALE, TESTATO E GARANTITO. Riceverai lo stesso esatto servizio che offriamo alle case editrici e che applichiamo a opere già selezionate per la pubblicazione. Non garantiamo miracoli editoriali né la pubblicazione del tuo libro – non siamo noi gli editori – ma offriamo garanzie precise e la qualità del nostro servizio è garantita da professionisti riconosciuti dell’editoria di libri. I nostri servizi sono già stati provati con successo e soddisfazione da numerosi autori, leggi le testimonianze. Noi, come in ogni buon editing, perfezioniamo il tuo stile redazionale cercando di esaltare anziché cancellare il tuo stile letterario personale. La maggior parte degli interventi dei nostri editor sono segnalati, così potrete apprendere molte cose e applicarle nella stesura del prossimo manoscritto che vorrete pubblicare come libro. Per esempio su uno dei manoscritti Word che vi invieremo troverete segnalato qualcosa come:

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