Sullo sfondo di un idilliaco Friuli dei primi del Novecento, un’appassionante storia di amori e tradimenti…
I contadini di un piccolo paese friulano amavano raccontarsi storie attorno a un grande caminetto. Quella più suggestiva riguardava Elvira, la ragazza che aveva stregato tanti uomini con la sua provocante bellezza. Nata nel 1919, il barone Bruschi la volle a palazzo, ancora giovanissima, come governante. Il nobile s’innamorò di lei. Durante una gita in barca a vela a Trieste, la ragazza si concesse al padrone. Per sottrarsi alle maldicenze della gente, la “svergognata” andò a servizio a Milano, mentre soffiavano venti di guerra. Nella famiglia dei nobili Casati, Elvira s’innamorò del figlio del generale Augusto, il capitano Luca. Passò con lui notti d’intensa passione. Luca partì per il fronte e non fece più ritorno. Dopo la sua partenza, Elvira rimase incinta di Marco. Gloria, madre di Luca, si rifiutò di riconoscere la paternità del figlio, ma concesse ad Elvira di partorire e di crescere il nascituro nella sua villa in Brianza. Marco crebbe ossessionato dal desiderio di scoprire chi fosse suo padre e per questo iniziò una ricerca in Friuli, dove conobbe il barone Bruschi e Stefano, un coetaneo con il quale condivise la sofferenza di essere orfano. Il generale Augusto stabilì con Marco un rapporto affettivo, che lo invogliò ad occuparsi della sua legittimazione, incontrando l’ostilità della moglie Gloria, ricca possidente. Rimasto vedovo, Augusto si sistemò nella villa in Brianza e volle accanto a sé Marco e sua madre. Prima di morire, Elvira gli rivelò il suo segreto.
Roberto Tedesco è nato il 3 agosto 1943 in un piccolo paese friulano. Si trasferisce a Milano nel ’61 e lavora prima come operaio, poi come impiegato tecnico. A trentasei anni è nominato dirigente. Nel ’94 lascia il lavoro dipendente e diventa imprenditore. Dopo la sua biografia raccontata in Senza arrendermi (2012) e Libero di appassionarmi (2013), ha pubblicato il romanzo Ti avevo accanto e non lo sapevo (2015). La passione per la scrittura l’ha sempre avuta, ma ha potuto esprimerla solo dopo la quiescenza. Quando scrive egli prova sempre un senso di liberazione, poiché può descrivere situazioni, pensieri ed emozioni che gli sono cari. Gli esperti di lettura hanno paragonato i suoi testi agli scritti dello scrittore francese Émile Zola, oppure – si spera a proposito – ai romanzi d’appendice dell’Ottocento. Più semplicemente, Roberto Tedesco ama definirsi uno scrittore apprendista, che cerca di regalare ai lettori del suo genere letterario alcune ore di piacevole lettura.
Per l’acquisto del libro, ci si può collegare al sito www.robertotedesco.it oppure con la casa editrice Simple www.edizionisimple.it.
I contadini di un piccolo paese friulano amavano raccontarsi storie attorno a un grande caminetto. Quella più suggestiva riguardava Elvira, la ragazza che aveva stregato tanti uomini…